I commenti a: "Les Arbitres"
fonte: www.uefa.com
Il documentario
L’opera di Yves Hinant, della durata di 77 minuti e incluso nella selezione ufficiale del festival, offre una prospettiva alternativa del ruolo dell’arbitro. Girato proprio nel cuore dell’azione, le scene proposte permettono - grazie a dei microfoni ben piazzati - di ascoltare i commenti degli arbitri con gli assistenti durante le partite, seguire i processi decisionali e vivere il ‘dietro le quinte’ delle giacchette nere durante gli Europei di calcio.
Emozionante
Lo studio del mondo arbitrale è stato realizzato dal regista belga e documentarista per l’emittente RTBF Yves Hinant, e prodotto da Jean Libon. "Questo film può cambiare e migliorare la percezione dei direttori di gara presso il grande pubblico – ha dichiarato Yvan Cornu, responsabile UEFA degli arbitri, dopo la visione della pellicola sul grande schermo -. È stato un successo, e molto emozionante per gli arbitri presenti”.
Applausi
Inserito nella sezione Ici et Ailleurs della 62° edizione del Festival internazionale del film di Locarno, Svizzera, il film, molto apprezzato per la sua qualità dall'industria cinematografica, ha raccolto elogi e applausi a scena aperta alla sua anteprima mondiale. Roberto Rosetti, nel film insieme ad altri arbitri internazionali come Howard Webb, Massimo Busacca, Manuel Mejuto González e Peter Fröjdfledt, e protagonista di una scena ambientata in famiglia tra una pizza e una partita in tv, ha così commentato l’importanza dell’opera: “L'aspetto più importante è l'umanità dell'arbitro”.
L’ok di Collina
“Un fattore umano che induce a sbagliare, anche se dagli arbitri si pretende che prendano sempre decisioni giuste – ha spiegato l’arbitro torinese -. Il film mette in bella mostra il lavoro di squadra che penso sia il modo migliore di lavorare per un arbitro”. Soddisfatto anche l'ex fischietto italiano Pierluigi Collina: "Qui non ci sono attori che interpretano una parte poiché la cosa più importante per loro era la conduzione della gara. Così è tutto più realistico e aiuta a capire quanto sia difficile il ruolo dell’arbitro a certi livelli".
A 360 gradi
Nella pellicola si ripercorre l’intero torneo visto dalla parte dei direttori di gara: prima, durante e dopo con uno sguardo alle riunioni nello spogliatoio al termine di una gara, quelle in hotel con i colleghi, ma anche a quelle con amici e familiari. Hinant, che si è avvalso della collaborazione dei direttori Eric Cardot e Delphine Lehericey, aveva infatti in mente un film rivolto “sia ai tifosi che a chi non segue il calcio”. Di sicuro ha reso più chiaro a tutti la difficoltà del ruolo e forse i direttori di gara saranno guardati con un occhio diverso da ora in avanti.
Copertura europea
Il film avrà una considerevole copertura europea. L'anteprima al Festival di Locarno ha ricevuto ottime critiche dai media italiani, e il film ha ottenuto grande successo anche a Parigi a settembre ed è stato mostrato anche in diverse città francesi. L'anteprima portoghese si è invece tenuta durante l'evento Doclisboa di Lisbona, mentre le tappe dei prossimi due mesi saranno Polonia, Spagna e Estonia.